Credits:
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FEFE’ PROJECT
 
creative Direction //  
LUIGI VERNIERI
 
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ARTI GRAFICHE CIVERCHIA
 
 
About Positano Mith Festival:
 
The PMF aims to provide guests and local residents with a special opportunity to indulge in “creative idleness”: tranquillity but not passivity, going with the flow without merely drifting, so that physical well-being goes hand in hand with spiritual contentment and the two become one and the same thing. Such a “state of grace” cannot be achieved at just any time and anywhere. As Hermann Hesse remarked, only a few places in the world possess in one particular moment all the elements required In short, this is a festival dedicated to physical and spiritual beauty, with the power to redeem, but which nonetheless is fragile and has to be cultivated, preserved, fostered as an invaluable asset and trait of the human race. The PMF intends to make its own contribution to this universal mission, in keeping with Karl Marx’s dictum that whereas “ Animals only produce according to the scale and needs of their species, man is able to produce on a scale to match any species. Man can also build according to the laws of beauty.”

Cos’è Positano Mith Festival:
Il PMF intende consentire agli ospiti e agli abitanti una colta e singolare occasione di “ozio creativo” intesa come tranquillità non passiva, fluidità non amorfa, in cui il benessere del corpo e quello della mente si intrecciano fino a confondersi. Non tutti i luoghi e non tutti i tempi sono parimenti adatti a un simile stato di grazia Come nota Hermann Hesse, solo alcuni luoghi al mondo magicamente e contemporaneamente posseggono tutti gli elementi necessari.
Positano è certamente tra questi pochi privilegiati luoghi più dello spirito che della geografia. Non a caso lo scrittore scozzese Norman Douglas aveva eletto come suo luogo ispiratore, particolarmente consono alla saggezza della pausa, la “terra delle sirene”, cioè l’area bellissima e misteriosa fatta d’acqua e di verde, tesa tra Sorrento e Capri con epicentro nell’arcipelago delle Sirenuse. Positano, l’arcipelago dei Galli, i loro paesaggi, la loro storia, la loro lingua, i loro usi e costumi, rappresentano nel mondo una delle riserve più ricche di suggestioni, di stimoli, di ispirazioni, di appagamento estetico. A Positano, dunque, l’ozio può essere elevato ad arte grazie a un giusto rapporto tra piaceri del corpo, della mente e dell’anima: un sapiente equilibrio di uomini, cose e dei che alimenti la raffinatezza dei singoli e della loro comunità. Il punto di forza di un territorio consiste nel suo genius loci. Nel caso di Positano, il mito classico. Positano, infatti, è indissolubilmente consustanziale al mito di Ulisse. Un mito perenne, legato al viaggio, al mare, all’avventura, alla conoscenza; narrato da Omero, che vi celebrò il coraggioso ritorno alla casa dell’anima; rinnovato da Dante, che vi celebrò la fuga temeraria dell’anima verso l’ignoto. Dell’Odissea Positano rappresenta uno dei luoghi più densi di significati metaforici, sintesi di 
• fascinazione e saggezza 
• pericolo e salvezza 
• amore e morte 
• paura e bellezza

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